Lunedì, 23 dicembre 2019
Natale 2019 – Sussidio per la Preghiera in famiglia
Leggo
Lc 1,57-66
“Che sarà mai questo bambino?”
Per meditare
Il venire alla luce è quell’evento che ci fa uscire dal nulla: prima non ci siamo, il mondo esiste senza di noi, e solo da quel momento cominciamo a esistere. Dall’interpretazione che noi diamo al nostro nascere derivano il significato e il valore che diamo alla nostra vita. Il primo comando di Dio, che troviamo nella Genesi, è di trasmettere la vita(1,28). L’uomo è il punto d’arrivo del creato perché il suo nascere, la sua origine, ha qualcosa di divino: l’amore tra maschio e femmina. Questo amore è il sigillo divino del creato. L’uomo è quell’essere che, mediante l’amore, può far sì che tutto ritorni in Dio. La vita dell’uomo non è un dato solo biologico ma è un trasmettere la specie di Dio, di quel Dio che è amore. Dunque il comando “siate fecondi, moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela” significa “fate come ho fatto io sulla terra” cioè, amate tutti come ha fatto Dio sulla terra, il quale ha dato la vita per amore di tutti. La nascita dell’uomo è allora la celebrazione fondamentale del Dio-amore. Tutto è previsto, visto, amato, accolto o perdonato da Dio. Questo modo di vedere la nostra e l’altrui nascita significa vedere ogni persona in modo diverso. Comprendere questo significa che la sorgente della mia vita è l’amore e dunque contiene amore. Altrimenti la vita non ha alcun senso.
Preghiamo insieme
Signore Gesù tu sei il grande regalo dell’amore di Dio e ci porti la gioia di vivere. Anch’io voglio vivere la gioia di sapermi amato da Dio, e di farmi anch’io regalo come te. Gesù, fonte della mia gioia, fammi diventare un regalo di gioia. Amen.