BIGLIETTI PASTORALI DEI GIOVANI
2. Liturgia eucaristica e sacramenti
«Nella pandemia abbiamo riscoperto la dimensione domestica della preghiera (liturgie inviate via web, alcuni gesti e riti svolti in casa): è importante che la Chiesa prenda anche questa forma familiare. Noi giovani sentiamo spesso la Messa come un “momento a parte”, mentre è un impegno settimanale che rinnova la vita quotidiana. Trascuriamo la confessione perché ci vuole umiltà a riconoscere di essere peccatori, ma se i sacerdoti sono disponibili (e un po’ più liberi), ci stiamo. Molti giovani praticanti prima della pandemia vedevano i sacramenti come una routine e non si rendevano conto che erano dei doni.
Le porte aperte durante le liturgie, per contrastare il contagio, sono un bel segno: si potrebbero mantenere aperte anche in futuro».
Le indagini sociologiche registrano una crescente disaffezione dei giovani (e non solo) alle celebrazioni sacramentali. Eppure la liturgia è, per sua natura, l’esperienza di gratuità e di bellezza più pura che si possa vivere: e un credente dovrebbe desiderarla. Ci deve essere qualcosa che non funziona, se noi adulti non riusciamo a testimoniare ai ragazzi la gioia dell’incontro comunitario con il Signore, nei momenti qualificanti della vita cristiana. D’altra parte, però, i pochi giovani che oggi prendono parte alle liturgie comunitarie lo fanno non più per convenzione ma per convinzione; e si mostrano totalmente disinteressati, grazie a Dio, alle questioni che tanto appassionano alcuni cattolici adulti, come i dibattiti sulla comunione in mano o in bocca o sulla traduzione del “Padre nostro” o sulla Messa in latino… I ragazzi cristiani vanno al sodo: se sperimentano liturgie sobrie e coinvolgenti, commenti incisivi, brevi e concreti alla Scrittura, una partecipazione attiva, un buon dosaggio tra silenzio, gesti e parole e le “porte aperte”… ci stanno.
La richiesta di integrare le celebrazioni comunitarie con alcuni riti domestici scoperti durante il lockdown non deve fare pensare che i giovani desiderino ritirarsi in casa; semplicemente chiedono di sentirsi accompagnati anche nel loro quotidiano; anche il sacramento della penitenza diventa importante, per loro, quando si colloca in un contesto di accoglienza e disponibilità al dialogo da parte dei presbiteri. Il fatto che non tutti sono ritornati alle nostre liturgie parrocchiali, non deve favorire l’arte dei lamenti, ma deve spingere le nostre comunità ad essere più attraenti.
- La celebrazione eucaristica domenicale è il cuore della comunità cristiana, fonte e culmine della sua vita e attività; è il termometro che ne misura la salute e il farmaco che la sostiene. Quali aspetti possono essere meglio curati e valorizzati, per favorire una partecipazione più intensa, soprattutto dei giovani?
- I presbiteri chiedono spesso, in piena sintonia con quanto affermano i giovani, di essere meno oberati dagli adempimenti burocratici e amministrativi, per offrire tempo alla formazione, all’accompagnamento spirituale e alle confessioni. Quali osservazioni e proposte… realizzabili, in merito?
- L’anno liturgico, con le sue tappe, alimenta e ritma la vitalità della Chiesa. In diocesi due anni fa abbiamo proposto di strutturare la catechesi attorno all’anno liturgico. Esiste qualche esperienza da comunicare?
- Il percorso di formazione di presbiteri e diaconi, in questo anno pastorale, avrà come filo conduttore la celebrazione eucaristica, in quanto esperienza che concentra e attiva le dimensioni fondamentali della vita cristiana: cammino, ascolto della Parola, accoglienza, offerta, comunione, missione.
- L’esperienza stessa del Sinodo dei Vescovi e del Cammino sinodale della Chiesa italiana comporterà alcune celebrazioni, diocesane e parrocchiali, che metteranno in luce la profonda connessione tra eucaristia e sinodalità, essendo la liturgia l’espressione più completa della Chiesa “in cammino”. Per seguire il cammino sinodale universale e nazionale, sono molto utili i due siti web: www.synod.va/it.html e www.chiesacattolica.it.
- A partire dall’Avvento prossimo, gli uffici catechistici diocesani della nostra Regione mettono a disposizione una piattaforma digitale pensata per catechisti ed educatori, dalla quale si potrà scaricare materiale utile per le diverse fasce d’età. In piena aderenza ai tempi dell’anno liturgico, dal quale vengono dedotti temi importanti e vitali che incrociano le domande esistenziali, vi si troveranno schede, brevi filmati, preghiere, canti, suggerimenti per attività e piccoli servizi, spunti su catechesi con l’arte.